I valori della scuola
I valori della scuola
11/01/2019
Il volto della Scuola: principi e modalità operative.
"Si impara facendo: l’alunno al centro del processo educativo."
In una delle sue ultime interviste il filosofo Karl Popper aveva affermato che la migliore forma della libertà è la responsabilità dell’uomo che agisce: un esplicito monito a passare dall’etica delle intenzioni all’etica delle azioni. La nostra scuola opera per costruire una comunità della conoscenza centrata sul ruolo attivo e partecipativo dei giovani, una comunità al cui interno gli apporti dei singoli si integrano, attraverso il principio della spirale della conoscenza stessa. I giovani entrano, infatti, come soggetti attivi, in un contesto educativo culturalmente adeguato e idoneo a stimolarne le capacità di apprendimento e di socializzazione.
Abilità, conoscenze e competenze: questi sono i tre elementi sui quali la nostra Scuola ha posto da sempre l’attenzione, ponendo l’alunno al centro del dialogo educativo. In una società liquida in cui i valori faticano a prendere forma, la nostra mission è rivolta al consolidamento e al dominio dei processi posti in essere dall’alunno; l’alunno competente è colui che sa perché fa e fa perché sa.
La velocità di trasformazione degli scenari sociali e tecnologici ci mette sempre di più di fronte alla necessità di abbandonare una metodologia d’insegnamento esclusivamente trasmissiva, per privilegiare l’ uso delle conoscenze, delle abilità e delle capacità personali in situazioni di studio, di lavoro o nella vita sociale.
La programmazione, la compresenza con docenti esperti, il perseguimento, nelle discipline, degli stessi obiettivi formativi con analoghe strategie in classe, l’uso dei laboratori, l’alternanza scuola-lavoro e i momenti di scambio, di confronto e di collaborazione con le realtà sociali, universitarie e politiche del territorio sono fondamentali e imprescindibili per promuovere una concezione di comunità educante.
Le direttive europee richiedono alla scuola un cambio di mentalità e di modalità di lavoro nelle classi: da una scuola Auditorium ad una scuola Laboratorium, conoscere è un processo, non un prodotto. Il Diritto allo Studio viene rivalutato nella sua accezione più ampia di Diritto all’Apprendimento che, tramite un’ istruzione moderna e tradizionale allo stesso tempo, sfrutti l’intera riserva di competenze e attitudini delle nuove generazioni in una prospettiva di apprendimento permanente (life long learning).
La Scuola è il laboratorio, la palestra, dove gli studenti possono essere già cittadini partecipi e consapevoli. L’ insegnamento di "Cittadinanza e Costituzione" non si fa solo sui libri, ma attraverso il coinvolgimento degli alunni nella vita della scuola a vari livelli.
Gli alunni partecipano, sotto la guida e in collaborazione con i docenti, all’organizzazione della vita dell'Istituto. Un gruppo interclasse, opportunamente selezionato, ma democraticamente aperto al rinnovo annuale al fine di trasmettere le competenze acquisite, si occupa di:
- Gestione della biblioteca, interamente informatizzata: catalogazione, revisione e aggiornamento database.
- Gestione del materiale multimediale e audiovisivo acquistato, in uso e/o prodotto dalla Scuola. Gestione e manutenzione del laboratorio informatico, delle LIM e delle attrezzature multimediali e tecnologiche.
- Partecipazione e/o gestione degli aspetti organizzativi relativi a eventi dell’anno scolastico: open day, orientamento in entrata e in uscita, rappresentazioni teatrali, concorsi per studenti, seminari di studio.
Questo tipo di attività e di coinvolgimento è la manifestazione più evidente di un’impronta generale dell’Istituto che mette sempre l’alunno al centro del processo di apprendimento, anche nelle ore in classe. Gli insegnanti sono costantemente chiamati all’ascolto, premessa di ogni efficace comunicazione nel dialogo educativo.
Il Liceo San Bartolomeo da sempre opera attraverso le seguenti modalità:
- Organizzazione dei contesti di apprendimento, utilizzo delle tecnologie informatiche.
- Mediazione didattica dei docenti, didattiche centrate sull’azione e sullo sviluppo dei compiti.
- Nuove forme di valutazione, che siano in grado di rilevare i processi e non solo i risultati.
- Valorizzazione degli stili cognitivi più vicini alle modalità che i ragazzi utilizzano nei contesti informali per accedere alle informazioni.
- "Didattica per progetti". Il progetto è un fattore di motivazione, in quanto ciò che viene imparato in questo contesto assume immediatamente, agli occhi degli studenti, la funzione e il valore di strumento per comprendere la realtà e agire su di essa. Gli studenti lavorano intorno ad un compito condiviso, che ha rilevanza dentro e fuori la scuola. La scuola non è solo preparazione alla vita, ma è vita essa stessa.
- Sviluppo di una dimensione dell’istruzione volta a promuovere una cittadinanza europea costruttiva e consapevole, che fornisca allo studente le basi per una futura crescita in una visione più ampia dell’apprendimento, certificata e riconosciuta in tutti gli stati membri dell’ U.E.
- Acquisizione di competenze digitali. Con l’esperienza maturata nei nostri laboratori e con le attrezzature multimediali di cui disponiamo siamo in grado di offrire in tutte le Discipline un supporto allo studio e alla ricerca. Nelle materie di indirizzo è prevista la compresenza di un altro docente, esperto di tecnologie multimediali ed audiovisive, per progetti formativi di durata annuale. Il sapere scolastico dovrà essere capace di alimentarsi della ricchezza delle nuove tecnologie e, al tempo stesso, di vivere della forza della nostra tradizione culturale.
- Consolidamento delle strutture relazionali dello studente. In un’epoca di proliferazione delle comunità digitali deve ritrovare il suo giusto valore l’agorà tradizionale dell’incontro diretto e della vicinanza fisica.
"Star bene con se stessi, con gli altri e con il mondo."
"….circa l’ 80% dei giovani di età compresa tra i 15 e i 18 anni si è chiesto almeno una volta che senso abbia stare a scuola" (da un rapporto del CENSIS del 2010).
La nostra Scuola, dalla Dirigenza a tutto il personale scolastico, non dimentica questa affermazione, non la nasconde dietro parole altisonanti e, soprattutto, non si accontenta dei risultati ottenuti.
Si educa istruendo gli studenti e mettendo al centro l’alunno-persona, la specificità di ciascun ragazzo. Non è sufficiente aderire ai quadri normativi: la scuola deve rispondere dandosi un’ identità definita che coniughi le istanze del cambiamento con un assetto organizzativo stabile tramite processi di innovazione. Nella attuale situazione sociale, economica e politica l’ Europa, ma anche quelle realtà nazionali (Cina, India, Brasile…) che stanno cambiando la geografia mondiale dello sviluppo, sempre di più pongono l’attenzione sulla valorizzazione del "Capitale invisibile" ovvero le capacità intellettive di tutti i cittadini, al fine di creare le opportunità per un vissuto individuale stimolante e lo sviluppo di un sistema che consenta di restare all’interno di percorsi formativi per periodi lunghi. "L'educazione è un processo di progressiva espansione dell’ Io verso le opportunità che ci vengono offerte dalla comunità nella quale viviamo" (J. Dewey).
Identità personale, relazioni umane e sociali: la nostra Scuola recepisce le istanze di cambiamento dell’ utenza, degli Enti Locali, delle Organizzazioni Sociali e del mondo produttivo, con processi innovativi che valorizzano le competenze, le capacità e le abilità di ogni singolo studente e che mirano a fornire non un' istruzione specialistica e settoriale ma una formazione in progress richiesta dalla celerità dei cambiamenti scientifici e tecnologici. Non frammentazione della conoscenza ma capacità di rilegare, associare, combinare insieme, prerogativa del pensiero complesso.
Studenti, docenti, realtà sociali e mondo produttivo sempre di più si caratterizzano per il linguaggio che diventa l’elemento distintivo dei singoli gruppi. Noi vogliamo essere i mediatori didattici di questi processi valorizzando le differenze come processo di crescita, di confronto e di apertura all’ interno delle relazioni umane, sociali ed economiche. I linguaggi diventano il mezzo per stabilire relazioni e gli insegnamenti, nel nostro Liceo, si caratterizzano per l’uso trasversale di linguaggi diversi promuovendo una conoscenza multidimensionale che guida lo studente nel delicato momento adolescenziale, età in cui emergono più marcatamente, rispetto agli anni precedenti, attitudini ed interessi che possono orientare le scelte dei giovani nella costruzione di un consapevole progetto di vita.